5 Ottobre 2011
CONSUMI: TORNANO LE API PER MIELE DI QUALITA’

“Il miele non può costare due euro al chilo. Bisogna diffidare di chi propina ai consumatori  prodotti a bassissimo costo che arrivano da chissà dove”. E’ quanto affermano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione, in relazione all’aumento di api che si sta registrando nell’Isola e che fa ben sperare in una crescita  della produzione di miele.
“Il ritorno delle api nelle nostre campagne rappresenta una grande risorsa per tutto il comparto – aggiungono i vertici dell’organizzazione agricola – che però soffre la concorrenza del prodotto che arriva da fuori. Un dato su tutti: un barattolo di    miele su dieci arriva dalla Cina dove  nel corso di quest’anno, secondo i dati Istat,  sono triplicate le esportazioni. Non dimentichiamo che molti antibiotici e altre sostanze chimiche da noi vietate sono invece autorizzate in altre parti del mondo.
“Per acquistare  miele italiano – aggiungono Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione - è bene verificare sempre l’etichettatura. La parola “Italia” deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell'Unione Europea, l'etichetta  deve riportare l'indicazione "miscela di mieli originari della CE"; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta "miscela di mieli non originari della CE", mentre se si tratta di un mix va scritto "miscela di mieli originari e non originari della CE".
“Pappa reale, prodotti dolciari a base di miele – sottolineano  ancora i vertici della Coldiretti – costituiscono un paniere di offerte della Sicilia, da Zafferana (Ct)  a Ragusa, a Caltanissetta  .  La trasformazione e i benefici di questo prodotto importante per l’alimentazione sono riconosciuti da sempre”.