22 Febbraio 2012
FISCO:

 
Tra i 40mila crediti inevasi dello Stato migliaia riguardano gli agricoltori siciliani che stamani a Roma davanti all’Agea, hanno manifestato insieme a quelli delle altre regioni d’Italia  
“Vogliamo conoscere le ragioni dei mancati pagamenti che stanno facendo chiudere le aziende – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campiona, presenti nella capitale  con la folta delegazione isolana. E’ una situazione intollerabile che aggrava ancora di più la crisi
“Il signor Salvatore Canicatti che deve avere 5160 euro così come Angelo Rossi che conduce una azienda nel Lazio deve ricevere 11.600 euro dal 2009 sono solo due dei casi emblematici di quanto la malaburocrazia incida sull’andamento del settore agricolo - aggiungono. I casi sono vari e numerosi ma hanno come comune denominatore il mancato riconoscimento di quanto dovuto. 
“Il dato paradossale è che abbiamo uno Stato a due facce: inflessibile quando deve chiedere con Equitalia, lento e insolvente quando deve dare con Agea. I dati Unioncamere sono chiari: nel 2011, in Sicilia  hanno chiuso 6.800 aziende anche a causa dell’aumento spropositato dei costi di produzione, dell’erosione dei prezzi di vendita. La liquidità è indispensabile per investire, per tutelare il territorio”.
La mobilitazione degli agricoltori contro le inefficienze dello Stato che fanno chiudere le imprese continuerà anche domani, 23 febbraio sempre davanti all’Agea.