9 Marzo 2012
IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA APRE A NICOSIA

 

Arriva a Nicosia, in provincia di Enna, il mercato di Campagna Amica. La vendita diretta dal produttore al consumatore sarà inaugurata martedì 13 marzo alle 9.00. Sede del mercato che sarà aperto tutti i martedì dalle 8.00 alle 14.00, è il centrale piazzale Educatorio.
La filiera corta che  è diventata ormai una scelta consapevole degli acquisti alimentari arriva “nella città dei nobili”, dove il patrimonio agricolo ha sempre rappresentato una forte sicurezza per i quindicimila abitanti.
“Il successo di queste iniziative – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione – risiede nel rapporto di fiducia,  sempre più stretto, che si crea tra l’imprenditore agricolo e le famiglie. La filiera corta assicura acquisti convenienti e di qualità e contribuisce anche a sostenere il reddito degli agricoltori. Il crescente interesse verso i temi della sicurezza alimentare e su quanto quotidianamente portiamo sulle nostre tavole – proseguono  - dimostra come occorra insistere sulla qualità delle produzioni agroalimentari, con prodotti immediatamente riconoscibili totalmente italiani, grazie all’etichettatura all’origine, alla trasparenza della filiera e della formazione dei prezzi e al legame con il proprio territorio.
“Le produzioni agricole e agroalimentari presenti nei Mercati Campagna Amica Coldiretti – aggiungono i vertici provinciali dell’organizzazione, il presidente Francesco De Luca e il Direttore Gaetano Restuccia - arrivano dalle aziende del territorio e quindi non devono subire intermediazioni prima di arrivare sui banchi di vendita, contribuendo così anche a ridurre l’inquinamento causato dai lunghi trasporti”.
“Gli appuntamenti con i Mercati di Campagna Amica rientrano nel grande progetto nazionale Coldiretti per una “Filiera agricola tutta italiana” – sottolinea Salvina Russo, presidente di Agromercato  Enna – ed hanno l’obiettivo di mantenere il tessuto produttivo degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni, con l’offerta di prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori, al giusto prezzo”.