23 Settembre 2011
NELLE AZIENDE AGRICOLE BLACK OUT PER I FURTI DEI CAVI DI RAME ENEL

Prosegue in tutta la Sicilia il furto di cavi di rame dell’Enel che sta provocando innumerevoli danni alle aziende agricole. Soltanto nei giorni scorsi in provincia di Palermo, nell’agro di Palazzo Adriano, ne sono stati sottratti circa 2 km causando il fermo delle attività di dieci aziende.
Lo rileva   la Coldiretti siciliana in relazione al susseguirsi di denunce di imprenditori che a causa dell’interruzione della corrente elettrica e della mancata sostituzione dei cavi, hanno dovuto sospendere il lavoro già dal 14 settembre scorso nella zona della provincia.  
“Gli allevamenti sono fermi – sostengono il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione – e riattivare le normali attività utilizzando gruppi elettrogeni rappresenta un costo aggiuntivo per l’azienda anche a causa del rincaro del carburante.
“Chiediamo  l’incremento dei controlli sul territorio. Le aree interne sono spesso abbandonate e diventano facile terreno dell’attività criminale. Negli ultimi anni all’abigeato  si aggiungono i furti di rame stanno diventando un vero e proprio business di facile guadagno”.