8 Giugno 2012
SICILIA: ETNAPOLIS,

“Un progetto culturale costruito con grande attenzione alle famiglie che devono affrontare la crisi e che smentisce chi dipinge i centri commerciali come mostri pronti a divorare l'economia locale, invece che come poli di aggregazione e sviluppo”. Così Alfio Mosca, direttore di Etnapolis, ha definito Agrosofia, manifestazione lanciata oggi con una conferenza stampa alla quale erano presenti Alessandro Chiarelli, presidente siciliano della Coldiretti, Toni De Amicis, direttore della Fondazione Campagna Amica, Salvatore Raccuia del Cnr, Luisa Trovato dell'Associazione Polena e Barbara Mirabella, direttore generale di Etnafiere. Il progetto Agrosofia sarà inaugurato sabato 16 giugno sul lungolago di Etnapolis con il primo appuntamento con gli stand dei produttori locali di Campagna Amica e un convegno sulle colture di patate nella zona etnea organizzata da Cnr e Università di Catania. Perché, come ha sottolineato Luisa Trovato, che ha collaborato al progetto, “è importantissimo far conoscere ai consumatori i prodotti della nostra terra, a chilometri zero, più genuini e convenienti”. Raccuia ha sottolineato la necessità per gli studiosi di affiancare le imprese nel lavoro di valorizzazione delle produzioni siciliane, mentre Alessandro Chiarelli ha parlato dell’importanza della tracciabilità e dei controlli, anche sui prezzi, effettuati dal Codacons, partner dell’iniziativa.
“Il mercato di Campagna Amica - ha spiegato Chiarelli - è conveniente perché la filiera ha sempre penalizzato produttori e consumatori a causa dei ben 40 passaggi che li dividono. Comprando un prodotto agricolo a un euro, soltanto 16 centesimi vanno al produttore. Con questi mercatini, dunque, ridiamo fiato all'economia locale e facciamo risparmiare la gente. E farlo in un polo come questo rappresenta una grandissima opportunità”.Toni De Amicis, a questo proposito, ha tenuto a sottolineare come Etnapolis sia, finora, il più grande centro commerciale italiano ad aver aderito all'iniziativa Campagna Amica, arricchendola per di più di contenuti culturali. E ha fornito un identikit del frequentatore di questi mercati. "Il 70% - ha detto - dei 9 milioni di cittadini che almeno una volta vi ha fatto la spesa, è formato da persone con cultura medio-alta, che consumano consapevolmente e hanno grande attenzione per la biodiversità". Barbara Mirabella, riprendendo i temi lanciati da Mosca, ha infine annunciato che, nel periodo autunnale, l'operazione proseguirà al chiuso, ed Etnafiere “diventerà non soltanto un'autentica casa dell'agricoltura, ma, con ogni probabilità, anche un punto di riferimento per altre iniziative di settore”.